Nomina del Prof. Dott. Mario Collepardi a Socio Onorario aicap

Si riporta la motivazione con cui è stata conferita al Prof. Dott Mario Collepardi la Medaglia di Socio Onorario dell’Associazione in occasione delle Giornate aicap di Bergamo il giorno 22 maggio 2014, a cura del Consigliere Segretario Prof. Ing. Franco Angotti.

 

Mario Collepardi è nato ad Ausonia (FR) il 9 Marzo 1939. SI laurea in Chimica Industriale a Roma nel 1962, ed entra come Assistente Ordinario nel 1967 nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari dopo aver lavorato per alcuni anni presso il Centro Ricerche sul Cemento di Colleferro.

Nel 1971 consegue la Libera Docenza in Chimica Applicata e nel 1973 si trasferisce presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma.

Nel 1975 vince il concorso alla cattedra di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Ancona.

Nel 2000 viene chiamato al Politecnico di Milano per ricoprire la cattedra di Scienza e Tecnologia dei Materiali e qui, nel 2004, conclude la sua carriera accademica.

E’ autore o co-autore di circa 400 pubblicazioni, di diversi libri sul calcestruzzo e di cinque brevetti internazionali nel settore degli additivi superfluidificanti, del fumo di silice, dei cementi espansivi, delle malte per il ripristino degli edifici storici e di quelle per il restauro delle strutture in CA e CAP.

Ha sempre affiancato all’attività accademica una intensa attività di consulenza per società produttrici di additivi e malte da restauro e per la messa a punto di diversi prodotti i cui marchi (Rheobuild, Emaco, Macflow, Mapeantique, Mapelastic, ecc.) sono ancora utilizzati sul mercato internazionale.

In particolare per l’additivo superfluidificante Rheobuild Collepardi ha messo a punto nel 1976 il processo di produzione del calcestruzzo reoplastico precursore dell’attuale calcestruzzo autocompattante. In questo settore ha collaborato con il grande progettista Silvano Zorzi che si poneva il problema della “difficile semplicità” e sosteneva che occorreva rendere tanto più semplice l’esecuzione dei suoi ponti quanto più difficile era la struttura proprio impiegando un calcestruzzo “facile” come quello reoplastico. Con Zorzi Collepardi ha collaborato nella messa a punto di un singolare calcestruzzo reoplastico gettato in subacqueo per realizzare nel 1980 il bacino di carenaggio di Trieste la cui tecnica esecutiva fu presentata alle Giornate aicap del 1982 a Ravenna.

Con il calcestruzzo reoplastico Collepardi ha messo a punto i getti per il primo grattacielo in calcestruzzo a New York noto come Trump Tower sulla 5th Avenue.

Nel settore del restauro delle strutture in calcestruzzo nel 1976 ha messo a punto un processo produttivo che va dalla rimozione dei materiali ammalorati (ferro e calcestruzzo), alla messa in opera di nuovi ferri di armatura, per finire con l’applicazione a spruzzo di una malta espansiva premiscelata industrialmente (Emaco).

Nel 2010 ha collaborato con la Calcestruzzi Spa per la messa a punto di un calcestruzzo autocompattante e privo di ritiro da gettare in strutture fortemente armate per realizzare il MAXXI di Roma progettato da Zaha Hadid che richiedeva superfici speculari, e senza fessure ancorchè prive di giunti di contrazione, inclinate e lunghe oltre 100 m.

RICONOSCIMENTI

 

Nel 1989 è stato insignito ad Ottawa, Canada, dal CANMET/ACI di un award per il suo “rilevante contributo alla conoscenza degli additivi superfluidificanti per calcestruzzo“.

Nell’ottobre del 1997 l’ACI, il CANMET ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche Canadese (NRC), in riconoscimento dell’intensa attività professionale, didattica e di ricerca nel settore del calcestruzzo, hanno organizzato a Roma un Simposio in suo onore intitolato “Mario Collepardi Symposium: Advances in Concrete Science and Technology“.

Nel 2007 ad Atlanta, USA, è stato nominato Honorary Member of the American Concrete Institute.

Certamente Collepardi è uno dei personaggi più noti fra gli ingegneri strutturisti per le molte conferenze, lezioni a corsi di aggiornamento, e pubblicazioni riguardanti il calcestruzzo strutturale nelle sue più diverse applicazioni.

L’AICAP, nel conferirgli il riconoscimento di Socio Onorario per i meriti sopra sintetizzati, desidera ringraziarlo per la collaborazione che egli ha sempre dato alle attività culturali dell’Associazione, ricordando fra le altre una delle sue ultime pubblicazioni “Capire la cementificazione – Non sempre il cemento è brutto e cattivo” della quale ha consentito la diffusione fra i soci e non solo.

Prof. Ing. Franco Angotti

Segretario aicap

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