Si riporta la motivazione con cui fu conferita al Prof. Ing. Riccardo Morandi la Medaglia di Socio Onorario dell’Associazione in occasione delle Giornate A.I.C.A.P.’89 di Napoli.
“Dopo essersi laureato in Ingegneria Civile a Roma, nell’immediato dopoguerra, grazie anche all’intuizione che egli ebbe delle possibilità strutturali della nuova tecnica del cemento armato precompresso, la sua figura di progettista si affermò con opere originali quali i grandi ponti ad arco incastrato, con sezione cava, realizzati spesso senza l’ausilio di centine, ovvero gli impalcati di grande luce sorretti da colonne inclinate per attenuare le spinte sulle fondazioni, od ancora i ponti strallati interamente in c.a.p. che appartengono ad una sua suggestiva ed innovativa concezione strutturale.
Si ricordano fra i tanti:
- il ponte di Caracas (Venezuela) del 1954;
- il ponte sullo Stoerm River (Sud-Africa) del 1955;
- il viadotto sul torrente Fiumarella a Catanzaro del 1962;
- e l’ormai storico ponte sulla laguna di Maracaibo del 1962.
Due testimonianze nella città che doveva poi accoglierlo come docente di Ponti e Grandi Strutture sono a Firenze il ponte S.Nicolò del 1948 ed il ponte Amerigo Vespucci del 1956 in vicinanza del celebre ponte di S.Trinità dell’Ammannati.
La sua ricerca di forme ad alta espressività strutturale ha avuto interessanti affermazioni anche nel campo delle grandi coperture quali ad esempio quella del Padiglione sotterraneo nel Parco del Valentino a Torino del 1959, con elegante intreccio di nervature su pilastri inclinati, e quella dell’Aviorimessa dell’Alitalia a Fiumicino del 1962 dove ha saputo mutuare quei concetti che aveva già felicemente applicato nei ponti strallati.
La sensazione di naturalezza che si avverte nelle opere di Morandi è la prova che il momento concettuale si è fuso fin dall’inizio con l’impegno della progettazione e della realizzazione; e la difficoltà di rendersi conto di tutto ciò è tanto maggiore quanto più l’opera è riuscita, quasi che la perfezione non ammetta il ricordo della sofferenza.
Queste sue esperienze arricchite da preziose riflessioni e meditazioni egli ha portato nell’insegnamento universitario, quale docente di Costruzione di Ponti prima a Firenze e poi a Roma, e nelle numerose conferenze tenute presso Università ed Accademie di tutto il mondo.
Ma al di là dei suoi meriti tecnici c’è la figura dell’Uomo che ha saputo sempre affrontare i problemi con acutezza e modestia, con un bisogno costante di sincerità e soprattutto con una profonda esigenza di coerenza; tanto è vero che la sua introduzione ad un bel volume a lui dedicato dagli architetti Boaga e Boni, ha voluto intitolarla “Aspirazione alla coerenza”, aspirazione sempre mantenuta e pienamente realizzata.
La nostra Associazione si è giovata a lungo della sua partecipazione quale membro del Consiglio Direttivo tanto nell’ANICAP, fin dal 1954, quanto dell’A.I.C.A.P. (dalla costituzione nel 1972 al 1987, quando lascò per motivi statutari), con un’attiva e preziosa presenza a tutte le fasi più delicate della vita della nostra Associazione.
Per tutte queste ragioni il Consiglio Direttivo dell’A.I.C.A.P., unanime, è lieto di conferire a Riccardo Morandi la medaglia d’oro di Socio Onorario”.
Il Prof. Riccardo Morandi è scomparso a Roma il 25 dicembre del 1989.