Presentazione del tema

PRESENTAZIONE DEL TEMA:

“MIGLIORARE LE COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO STRUTTURALE: L’ESISTENTE ED IL NUOVO”

 

Il ruolo primario che il calcestruzzo strutturale ha saputo conquistare nei vari campi di impiego delle costruzioni civili ed industriali – dall’edilizia abitativa, scolastica, sportiva, ospedaliera ai serbatoi pensili, ciminiere, opere marittime e di presa a mare per centrali termoelettriche, dalle infrastrutture stradali e ferroviarie a quelle portuali ed aeroportuali – ha sottoposto le costruzioni stesse, in maniera continua, alla valutazione della loro efficienza funzionale da parte degli utilizzatori, durante la loro vita di esercizio.

Si è così venuta creando una forma di sensibilità, da parte dell’utenza, nei confronti delle capacità prestazionali delle costruzioni di calcestruzzo strutturale, che ha richiesto, a sua volta, lo sviluppo di un complesso armonizzato di conoscenze, nella gestione, nelle tecniche degli interventi correttivi, nel corso del servizio, allo scopo di eliminare gli eventuali difetti, acquisiti ovvero originari, e di potenziare le prerogative del calcestruzzo strutturale.

Col trascorrere del tempo e con il moltiplicarsi ed approfondirsi delle conoscenze e delle esperienze, si è progressivamente affermata una esigenza più impegnativa ed ambiziosa, quella cioè di conseguire il miglioramento delle costruzioni esistenti, spesso per adeguarle a modifiche delle esigenze funzionali intervenute nel tempo, ovvero per adottare provvedimenti di protezione nei confronti delle azioni sismiche.

Nel caso delle nuove costruzioni il concetto di miglioramento viene spesso associato alla applicazione sistematica delle procedure di controllo della qualità, riferite a tutte le fasi del processo costruttivo, dallo studio della composizione granulometrica del calcestruzzo, alle modalità della lavorazione dell’impasto, al trasporto dalla betoniera alle cassaforme, al getto ed alla conseguente compattazione, alla protezione delle superfici dei getti. La opportunità di adottare o migliorare i materiali e le procedure suddetti deriva dalla osservazione di difetti in nuove costruzioni, la cui origine risale a trascuratezze o ad errori nella fase esecutiva.

Queste situazioni vanno inquadrate anche nei mutamenti economici e sociali, che hanno portato ad una esasperata concorrenza con l’utilizzo esteso del subappalto e la diminuzione di mano d’opera qualificata. Come è noto, la consapevolezza di questa situazione ha contribuito, ad esempio, alla diffusione di impianti per il preconfezionamento del calcestruzzo ed alla messa a punto di calcestruzzi speciali, autocompattanti, con lo scopo di eliminare i difetti conseguenti alle operazioni di compattazione del calcestruzzo fresco.

Il tema generale di questo Convegno prende atto di tali problematiche, divenute attuali nel nostro settore, e si propone di valorizzare ed integrare le relative conoscenze e soluzioni, acquisite negli studi universitari e nella pratica dei cantieri, in modo da mettere a disposizione di tutti i Tecnici, che operano nel campo delle costruzioni di calcestruzzo strutturale, un quadro di riferimento aggiornato ed organico, che renda più agevole l’approccio al miglioramento delle costruzioni.

Naturalmente nel caso delle nuove costruzioni, l’obiettivo del miglioramento delle prestazioni va inquadrato nel contesto delle norme tecniche vigenti, per quanto attiene alle esigenze di sicurezza, efficienza funzionale, durabilità, nonché a quelle della manutenzione e della economicità dell’investimento. Ciò ripropone il problema della ottimizzazione vincolata, che è stato trattato in maniera esaustiva nelle precedenti Giornate A.I.C.A.P. (Bologna 2002), nell’ambito della prima parte del primo sottotema:”Le grandi opere di ingegneria civile: la progettazione globale, le tecniche esecutive e le procedure di accettazione“. E’ ovvio che anche nelle costruzioni di importanza corrente, che rientrano nel presente tema generale con pari dignità rispetto alle cosiddette “grandi opere”, gli aspetti economici – comprensivi non solo dei costi di progettazione, di esecuzione, di collaudo statico, ma anche di quelli relativi all’esercizio ed alla manutenzione programmata – sono fortemente influenzate dalla durata della vita utile prevista per la individuazione dei provvedimenti progettuali e manutentivi, atti a conferire alle costruzioni la richiesta durabilità.

Il tema del Convegno è stato articolato i tre sottotemi:

1.       INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI DEI COMPONENTI E DELLE STRUTTURE NEL LORO INSIEME – PROGETTARE PER LA SOSTENIBILITA’

2.       INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO

3.       CONTROLLO DI QUALITA’ DEI MATERIALI E DELLA ESECUZIONE; PIANI PER LA UTILIZZAZIONE, LA MANUTENZIONE ED IL MONITORAGGIO